domenica 28 settembre 2008

lezioni di felicità...


siete di quelli che sono rimasti indifferenti e cinici davanti alla dolce surrealità del favoloso mondo di amelie?allora questo post non è per voi..vi prego,non continuate a leggere.Perché non potreste capire...
chi di voi invece era in attesa di un film cioccolatino che ricreasse un po' quel magico mondo,si accomodi pure...perché questa è la recensione del film che fa per voi.Lezioni di felicità. Odette Toulemond è una vedova che vive nel piccolo paesino di Charleroi. Lavoro modesto, figli fuori dal normale. La sua vita potrebbe assomigliare a una domenica pomeriggio a Charleroi. Ma attenzione, gente...perché Odette Toulemonde è FELICE...gode delle piccole cose, di collezionare bambole, di incollare piume la sera, di ballare in cucina sulle canzoni di Josephine Baker. E tutto questo grazie a Baltazar Balzan, uno scrittore un po' Coelho un po' Baricco, che con i suoi libri le ridona la felicità...ma la vita è strana, e per una serie di eventi, sarà Baltazar a bussare alla porta di Odette a chiederle come si fa ad essere felici...
avremmo bisogno un po' tutti di una Odette Toulemonde...sembra scontato ma è vero...la felicità è nel piccolo, e come Amelie si addormentava la sera con gli animali parlanti che vegliavano su di lei e le spegnevano la luce, così Odette si addormenta con davanti l'immagine di un tramonto con due sagome che le danno la buonanotte...amelie si scioglieva per l'emozione, odette comincia a sollevarsi da terra...è la felicità, prende all'improvviso e dura attimi...ma in una notte stellata puoi anche arrivare fino alla luna e sederti sulla sua curva...e pensare che la realtà sia quella...stelle e luna...

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