martedì 25 novembre 2008

les jours tristes


quando sono un po' triste (tipo in questo periodo di transizione o appucundria, che dir si voglia), mi viene in mente questa canzone di Yann Tiersen, che poi è nella colonna sonora de Il Favoloso mondo di Amelie...e a volte mi torna il sorriso...


It's hard, hard not to sit on your hands
And bury your head in the sand
Hard not to make other plans
and claim that you've done all you can all along
And life must go on


It's hard, hard to stand up for what's right
And bring home the bacon each night
Hard not to break down and cry
When every idea that you've tried has been wrong
But you must go on


It's hard but you know it's worth the fight
'cause you know you've got the truth on your side
When the accusations fly, hold tight
Don't be afraid of what they'll say
Who cares what cowards think, anyway
They will understand one day, one day


It's hard, hard when you're here all alone
And everyone else has gone home
Harder to know right from wrong
When all objectivity's gone
And it's gone
But you still carry on

'cause you, you are the only one left
And you've got to clean up this mess
You know you'll end up like the rest
Bitter and twisted, unless
You stay strong and you carry on

It's hard but you know it's worth the fight
'cause you know you've got the truth on your side
When the accusations fly, hold tight
And don't be afraid of what they'll say
Who cares what cowards think, anyway
They will understand one day, one day.

domenica 26 ottobre 2008

grace


ci sono parole che pronunciate,sussurrate,pensate,risvegliano sensazioni, suoni che non sembrano di questo mondo...una per tutte, per me, è una parola inglese di due sillabe...solo due sillabe di pura poesia... grace......a dir la verità questa parola a me ricorda uno dei più bei cd mai ascoltati nella mia breve vita...grace di jeff buckley...scoperto a 18 anni, un regalo inaspettato...ieri mi è tornata in mente, all'improvviso, come una rivelazione, lilac wine, una delle canzoni più belle...e ho ripensato ai miei 18 anni, alla mia adolescenza, agli amici di allora, alla vodka alla menta...ma grace è anche altro...ogni singola canzone è una perla, un mondo dove ci sono i laghetti con le ninfee, i boschi e le radure, dove le fate brillano nel buio...e tutto questo io lo sento ancora oggi, dopo 10 anni...ancora oggi, che sono un po' più grande e un po' più disillusa...per fortuna che c'è ancora la musica, e il vino, e il cielo, a farci ricordare che dopotutto ne vale ancora la pena...it's worth to be alive...thank you, jeff...

sabato 11 ottobre 2008

such little hands...


...oggi guardavo un altro film gioiello di woody allen,"hannah e le sue sorelle"...e ne è uscita questa bellissima poesia...

Il tuo più tenue sguardo
facilmente mi aprirà
benché abbia chiuso me stessa
come dita
sempre mi apri petalo per petalo
come la primavera fa
toccando accortamente
misteriosamente la sua
prima rosa
e io non so quello che c’è
in te che chiude e apre
solo qualcosa in me
comprende che è più
profonda la luce dei tuoi
occhi di tutte le rose.
Nessuno… neanche
la pioggia ha
Così piccole mani..

domenica 28 settembre 2008

lezioni di felicità...


siete di quelli che sono rimasti indifferenti e cinici davanti alla dolce surrealità del favoloso mondo di amelie?allora questo post non è per voi..vi prego,non continuate a leggere.Perché non potreste capire...
chi di voi invece era in attesa di un film cioccolatino che ricreasse un po' quel magico mondo,si accomodi pure...perché questa è la recensione del film che fa per voi.Lezioni di felicità. Odette Toulemond è una vedova che vive nel piccolo paesino di Charleroi. Lavoro modesto, figli fuori dal normale. La sua vita potrebbe assomigliare a una domenica pomeriggio a Charleroi. Ma attenzione, gente...perché Odette Toulemonde è FELICE...gode delle piccole cose, di collezionare bambole, di incollare piume la sera, di ballare in cucina sulle canzoni di Josephine Baker. E tutto questo grazie a Baltazar Balzan, uno scrittore un po' Coelho un po' Baricco, che con i suoi libri le ridona la felicità...ma la vita è strana, e per una serie di eventi, sarà Baltazar a bussare alla porta di Odette a chiederle come si fa ad essere felici...
avremmo bisogno un po' tutti di una Odette Toulemonde...sembra scontato ma è vero...la felicità è nel piccolo, e come Amelie si addormentava la sera con gli animali parlanti che vegliavano su di lei e le spegnevano la luce, così Odette si addormenta con davanti l'immagine di un tramonto con due sagome che le danno la buonanotte...amelie si scioglieva per l'emozione, odette comincia a sollevarsi da terra...è la felicità, prende all'improvviso e dura attimi...ma in una notte stellata puoi anche arrivare fino alla luna e sederti sulla sua curva...e pensare che la realtà sia quella...stelle e luna...

martedì 16 settembre 2008

galeotto fu il tris di cioccolato...e la birra...


...vi racconto un po' di fatti miei..dovete sapere che la migliore birra del mondo l'ho bevuta all'historia di puglianello..e dovete sapere anche che finché vivrò quel locale resterà il mio preferito, sarò un'aficionada a vita...sarà per quell'aria tra il gotico e il misterioso che si respira, sarà perché si mangia da dio...o sarà perché il mio amo mi ha portato lì la prima sera che siamo usciti insieme...un nebbioso venerdì di gennaio...e lì,tra una birra doppio malto e un tris di cioccolato,io ho capito che lui era speciale...e infatti siamo qui,quasi due anni dopo...e ogni volta tornarci è come ripetere la magia di quella serata...

domenica 7 settembre 2008

the way of losing...

L'arte di perdere non è difficile da imparare;
così tante cose sembrano pervase dall'intenzione
di essere perdute, che la loro perdita non è un disastro.
Perdi qualcosa ogni giorno. Accetta il turbamento
delle chiavi perdute, dell'ora sprecata.
L'arte di perdere non è difficile da imparare.

Poi pratica lo smarrimento sempre più, perdi in fretta:
luoghi, e nomi, e destinazioni verso cui volevi viaggiare. Nessuna di queste cose causerà disastri.
Ho perduto l'orologio di mia madre.
E guarda! L'ultima, o la penultima, delle mie tre amate case.
L'arte di perdere non è difficile da imparare.
Ho perso due città, proprio graziose.

E, ancor di più, ho perso alcuni dei reami che possedevo, due fiumi, un continente. Mi sono mancati, ma non è stato un disastro.
Ho perso persino te (la voce scherzosa, un gesto che ho amato). Questa è la prova. E' evidente,
l'arte di perdere non è troppo difficile da imparare,
benché possa sembrare un vero (scrivilo!) disastro.

venerdì 15 agosto 2008

il centro del mondo




portami dove mi devi portare
venere marte o altri locali
fammi vedere che cosa succede a viaggiare davvero
sei sempre così
il centro del mondo
il primo bengala sparato nel cielo quando mi perdo...


...solo una settimana fa ero da un'altra parte nel mondo...londra brighton bruxelles bruges anversa hoegarden...altri cieli, altre storie...mi piace viaggiare, perdermi in strade che non conosco, assaggiare, respirare nuovi colori, la pioggia, il vento, il sole hanno un sapore diverso...mi piace viaggiare con te, tra gente che non capisce quello che diciamo, tra case, fiumi e nuvole nuove...camminare come non ho mai fatto, solo scarpe da ginnastica,please, senza trucco, coi capelli che volano via...nelle foto però poi non si vede la stanchezza, solo la gioia di esserci, di stare in un viaggio che è un po' come andare al centro del mondo...per questo e altri viaggi che verranno...infinitamente grazie...

giovedì 24 luglio 2008

instant karma


stamattina mi sono svegliata con questa canzone in testa..sarà perché stanotte ho sognato di essere in un negozio che vendeva borse a forma di maglietta e in sottofondo c'era proprio instant karma di john lennon..una canzone un po' gracchiante, dal suono sporco...però bella...almeno perché ha dato un senso alla mia giornata...

venerdì 11 luglio 2008

don't surrender


ultimo minuto valido per l'ultima corsa della giornata in metropolitana..ma ce l'abbiamo fatta..
l'altra sera sono andata a napoli con il coach per una pizza dal presidente..dopo uno scarpinetto dalla fermata della funicolare di via roma fino ai tribunali (e antonio diceva che era vicino...ma io lo sapevo che bluffava..)io, stanca morta, mi deprimo davanti a una fila megagalattica di persone fuori il locale..e me ne voglio andare,ma antonio,complice una mitica frittatina di maccheroni, mi convince ad aspettare..e infatti entriamo subito..ma io,che ormai mi ero depressa di mio,comincio a lamentarmi del mio precariato che ormai è a tempo indeterminato..e già mi scoraggio se penso a quello che dovrò passare prima di trovare un'altra fatica..ma lui con due semplici parole mi fa tornare a sperare...lui che ha passato momenti ben peggiori..lui che mi dice di non arrendermi mai, perché sarebbe troppo facile..e poi...poi ci si è messa anche la vita che mi ha fatto di nuovo l'occhiolino: al ritorno di corsa alla metro, timbriamo alle 11:06 con il nostro biglietto che era valido fino alle 11:08..e quando usciamo dalla metro scopriamo che quella era l'ultima corsa della giornata...ebbene..ho pensato che anche quando tutto sembra perduto, c'è sempre un'ultima corsa che puoi prendere, c'è sempre un'ultima metro su cui puoi salire..e mentre il treno correva nella notte io ho sorriso..e ho abbracciato lui, che, come la vita, mi fa vedere il blu sopra le nuvole...
ultimo minuto valido per l'ultima corsa della giornata in metropolitana..ma ce l'abbiamo fatta..

giovedì 26 giugno 2008

le fate ignoranti


oggi la mia sorellina ha pubblicato sul suo blog una versione un po' incazzata delle FATE IGNORANTI...io penso invece che le fate ignoranti non sono quelle sfacciate e un po' cafone...ricordi?questa la avevi già pubblicata tu sempre sullo stesso blog...ti rinfresco un po' la memoria...e che la vita ti possa dare tanta tanta voglia di non arrenderti mai...un bacio, cara eli...
ps:le fate ignoranti sono...

Sono quelle donne che fanno innamorare con gli occhi e che nemmeno se ne rendono conto.

Sono quelle donne che stregano e che sono certe di essere fin troppo insignificanti.

Sono quelle donne che si stupiscono se qualcuno le guarda, che arrossiscono ad ogni sorriso e che si voltano a guardare se il saluto è rivolto a loro o a qualcun altro.

Sono quelle donne che giocano con l'anima fra le dita, mentre aspettano un principe a cui donarla.

Sono quelle donne a che non credono che qualcuno possa innamorarsi di loro.

Sono quelle donne ingenue spontanee e sincere...

Sono quelle donne che si sorprendono se un uomo tanto affascinante si accorge di loro e che resistono, diffidenti, ad ogni invito...

Sono quelle donne dalla risata sonora e musicale che ridono per non far udire il tremore della voce emozionata.

Sono quelle donne che, alla fine, cedono...

Sono quelle donne a cui brillano gli occhi quando sono innamorate.

Sono quelle donne che si fidano e che lasciano scivolare l'amima nelle mani altrui...

E, alla fine, scoprono che l'invito non era solo per loro, ma per qualsiasi altra donna...

L'invito era per tutte, solo che, le fate ignoranti, hanno ceduto...

Sono quelle donne che, in fondo in fondo sanno di essere speciali, ma che, di notte, con la testa sul cuscino, piangono perchè nessuno s'accorge delle loro qualità...

Siamo forse un po' tutte fate ignoranti...

martedì 24 giugno 2008

there must be an angel


...questa canzone l'ho ascoltata la prima volta a milano...e dal 2005 non sono mai riuscita a capire di chi era...oggi finalmente l'illuminazione...ho ascoltato bene le parole del ritornello,le ho messe su google...e così ho scoperto che è nientepopodimeno che ...degli eurytmics...inutile dire che è bellissima..


No-one on earth could feel like this.
I'm thrown and overblown with bliss.
There must be an angel
Playing with my heart.
I walk into an empty room
And suddenly my heart goes "boom"!
It's an orchestra of angels
And they're playing with my heart.

(must be talking to an angel)

No-one on earth could feel like this.
I'm thrown and overblown with bliss.
There must be an angel
Playing with my heart.
And when i think that i'm alone
It seems there's more of us at home.
It's a multitude of angels
And they're playing with my heart.



I must be hallucinating
Watching angels celebrating.
Could this be reactivating
All my senses dislocating?
This must be a strange deception
By celestial intervention.
Leavin' me the recollection
Of your heavenly connection.

domenica 25 maggio 2008

una piccola agenda triste



Tre anni fa, a Salerno, comprai in Feltrinelli un’agendina con sopra una foto di Audrey Hepburn…avevo appena comprato i biglietti per Milano, perché avevo passato una selezione per un master…oggi,aprendo il cassetto, ho ritrovato quell’agenda…e sfogliandola mi ha preso un’infinita tristezza…quel master, poi, non l’ho mai vinto…però a Milano ci sono andata…a lavorare in Feltrinelli…le pagine, i giorni di quel 2005 grigio e solitario sono stati i più brutti della mia vita…in data 4 marzo c’è segnato il mio colloquio…e in data 6 marzo la mia partenza per Milano…di fretta, quei bagagli preparati con incoscienza, con le lacrime di chi parte e non sa dove andrà…e andando avanti quelle pagine mi raccontano di cene preparate velocemente, quando sei troppo stanca per aver voglia di qualcosa in particolare…di bucati disastrosi, di giorni liberi passati a guardare dalla finestra, o in un tram…ma da sola…senza le persone care…quell’agenda maledetta mi parla di treni che arrivavano e partivano troppo presto…quell’agenda oggi l’ho subito chiusa…ormai sono anni luce da quel 2005…ormai sono a casa, e non mi manca niente…e nonostante i problemi di questa mia città, io da qui non me ne andrei per tutto l’oro del mondo…fosse solo per non dover scrivere un’altra agenda così triste…

Ps: da quell’agenda è sbucato il bigliettino da visita di una che oggi sarebbe una mia collega…che sia un’agenda stregata?

...siamo come il sole a mezzogiorno, babe...

...energia...movimento...colori...musica...parole...grande lorenzo...mi hai fatto ballare, ridere, sperare...perché un'emozione poi non si cancella...

domenica 4 maggio 2008

tudei is mai bddei!!!


...perché 27 anni si compiono solo una volta...e anche se sono 27een going to thirty...io mi sento sempre piccolina...

mercoledì 30 aprile 2008

once I had a love and it was a gas...


...oggi vi posto una canzone di blondie che risale al 1979: heart of glass...scaricatela se potete...perché più che anni 70 si affaccia già negli 80...perché se la ascoltate vi viene voglia di ballare...a me viene voglia di mettermi un rossetto rosso, un vestito coperto di strass argentati, un ombretto scuro scuro...e zompettare per la stanza ballando a più non posso...sarà un sintomo di pazzaria????

martedì 29 aprile 2008

peggy sue got married


ieri pomeriggio, stranamente, su rete 4 ho visto un film di francis ford coppola...peggy sue si è sposata..e non mi è sembrato tanto un film di coppola...c'erano una giovanissima sofia coppola, poi jim carrey, nicholas cage e kathleen turner...c'è questa peggy sue, 40enne in crisi matrimoniale, che sviene ad una rimpatriata...e, come in un sogno, torna indietro nel tempo, ai suoi 18 anni...e cerca di mettere a posto le cose nel passato, tipo lasciare il ragazzo che sarebbe diventato poi il suo marito traditore...ma non sembra riuscirci...è un film che lascia addosso un po' di amarezza..per il tempo che non torna più e non si può rimediare a quello che si è fatto in passato...però è la vita, e non possiamo tornare indietro come peggy sue...e anche se nella mia vita ho fatto cose di cui poi mi sono pentita, non le cancellerei...perché senza quelle cose adesso non sarei io...

giovedì 24 aprile 2008

le cose che so di me


ci sono cose di me che a volte mi stupiscono..di quanto posso essere spontanea e irriverente..a volte..perché io, tranne un periodo che va dai 6 ai 12 anni, sono una timida di natura..certe situazioni mi imbarazzano tanto che mi faccio rossa e non riesco a guardare negli occhi le persone..ed è incredibile,perché negli ultimi 3 anni sono stata in 2 città diverse e ho vissuto praticamente da sola,girando in lungo e in largo solo con una mappa..e non mi spaventerebbe rifarlo..per non dimenticare che i lavori che ho fatto (e che rifarò..ps: riprendo il mio lavoro di recruiter, seppur a termine) che mi hanno portato inevitabilmente a contatto con un casino di persone...insomma,nonostante tutto questo io mi ritengo timida...o almeno lo sono in determinati casi..tipo:
  • quando mi fanno qualche torto e mi arrabbio, o divento rossa e mi agito e urlo, o rimango senza parole;
  • quando qualcuno mi fissa;
  • quando sto con un gruppo di persone di cui non conosco nessuno, e tutti parlano di qualcosa di cui io non so un'acca, e io mi sento un'idiota perché non riesco a dire niente;
  • quando c'è una riunione,un convegno ecc e voglio dire qualcosa devo fare un coraggio di pazzi e dopo che l'ho detta il cuore mi continua a battere a 3000..
ecco, queste sono le cose che credo di sapere di me..aggiungendo che a volte sono sconclusionata in alcuni ragionamenti che faccio in pubblico...la posso chiamare timidezza???