sabato 29 marzo 2008

...come la neve, non fa rumore


...non so se essere triste...o meglio, ci sono momenti in cui la tristezza mi assale all'improvviso..mentre cerco di convincermi che questo brutto periodo passerà, che prima o poi lo troverò questo benedetto lavoro della mia vita, proprio quando mi scappa un sorriso...eccola lì,la tristezza cattiva che non se n'era mai andata...e allora i giorni mi sembrano uguali a ieri, e allora vedo davanti a me un futuro vuoto e vacillo davanti a tanta immensità...a volte piango...penso: perché non sono nata a New York??il mio lavoro ideale sarebbe in uno di quei grandi uffici al 12° piano con vista sulla città, computer apple bianco, telefono...ecco, mi piace un sacco la parola ufficio...a chi mi dice che dovrei provare ad insegnare io dico: "e voi perché non andate a consegnare le pizze a domicilio??"...ognuno nella vita dovrebbe fare quello che gli piace...certo, se l'orizzonte non si sposta un po' più in là, i sogni non coincideranno mai con la realtà...ma che cavolo, una briciola di sogni dovremmo cercarla...e io la cerco, disperatamente ma la cerco...e anche se dovrò aspettare, tra delusioni e momentanea allegria, tra tristezza e speranza, il mio giorno prima o poi arriverà...ma arriverà?????!!!!

mercoledì 19 marzo 2008

test delle immagini

la mia età al prossimo compleanno












un posto che vorrei visitare








il mio posto preferito








il mio oggetto preferito





il mio cibo preferito







il mio animale preferito







il mio colore preferito







il posto in cui sono nata









il nome di un animale domestico che ho









il mio nick sul blog








il nome di mia nonna paterna







il nome di mia nonna materna









una mia brutta abitudine

lunedì 17 marzo 2008

my first kebab


ieri sera il mio Amo è riuscito in un'impresa titanica...dopo un anno di persuasione,è riuscito a farmi mangiare il mio primo kebab per intero...e ha documentato il tutto con un video (che presto avrò)in cui dico che mi piace il kebab...io di natura sono un po' testarda, e se una cosa non mi piace non la mangerò mai...ma lui è riuscito dove altri ormai hanno perso le speranze...e poi, alla fine della serata, mi ha detto di leggere l'ultima pagina di vanity fair, quella dove ci sono le lettere di mina...mi ha letto nel pensiero,sono proprio le cose che penso di lui...e non perché io sia sdolcinata...forse da fuori questo post potrà apparire ad alto tasso glicemico...ma per me è tutto vero...ne riporto alcune frasi...

Cara Mina, ... ... Mi vengono le lacrime al pensiero che non esiste persona più deliziosamente normale e umana del mio futuro marito, con i suoi molti pregi e i suoi limiti che conosco così bene. Mi sciolgo quando cerca ancora i miei occhi e mi sorride. Mi sposo(io ancora no eh?) con la persona che ha deciso di accogliermi nella sua vita e nella sua casa per quella che sono e soprattutto a dispetto di quella che sono, a dispetto del mio carattere irruento, dei miei periodi di isterismo, delle mie lune, delle mie fragilità travestite da atteggiamenti forti e duri. Mi sposo con l’uomo migliore che potessi incontrare sul mio cammino, padre meraviglioso per i nostri futuri bambini. E questa serenità intensa che sento dentro mi fa credere che saremo davvero in grado di rendere le nostre vite migliori... È tutto qui.

sabato 15 marzo 2008

laureata precaria


...ebbene sì...anche io faccio parte della nutrita schiera dei laureati precari...dopo 2 anni di esperienza nelle risorse umane,tra stage,cocopro e sostituzioni di maternità,mi ritrovo davanti l'ennesimo stage...è che io ho scelto la strada più difficile, tutti mi dicono di andare ad insegnare(fosse facile pure quello...),ma io ho un bel progetto in testa...solo che viviamo in uno stato dove si pensa più alle pensioni di chi un lavoro fisso già ce l'ha,che a garantire un futuro a chi quella chimera del posto fisso la insegue...sob,oggi mi sento proprio na chiavica...mi consolo con questa canzone:

Laureata precaria,
con lo zaino pieno di progetti un po campati in aria,
è il secondo tempo della storia,
di una studentessa universitaria.

Tesi di laurea col pancione
110 e lode con i complimenti della commissione
brava, hai fatto un figurone
ma è proprio adesso che per te si complica la situazione.
Ricordi di quel giorno coi parenti in visibilio
non come adesso che consegni pizza a domicilio, nei quartieri...
che vita grama...
ritorni a casa infreddolita
e il frigorifero è il deserto del Sahara.

Ti chiedi!!!
Perchè non sono nata miliardaria.
Lo vedi!!!
Del tuo monolocale non sei propretaria.
Accenderesti un mutuo se firmasse un genitore,
appendi il tuo diploma in scienze della disoccupazione.

Mi hanno fatto un bel contratto cocopro,
anche se cosa vuol dire non lo so,
so solo che io da domani un posto di lavoro avrò,
con uno stipendio misero io me la caverò.

Laureata precaria,
con lo zaino pieno di progetti un po campati in aria,
con la rabbia rivoluzionaria
di una studentessa universitaria.

Laureata precaria,
che rispecchi fedelmente questa deprimente Italia,
sogni una carriera straordinaria
ora prendi 400 euro al mese come segretaria.

Ci vuole un bel coraggio,
se fai volantinaggio,
a maggio, con lo svantaggio dei problemi
che puo darti un vecchio motorino della piaggio,
che si inchioda senza approdo
a poco prima che comincia il viaggio.

Se per disperazione, urli,
qui nessuno sente,
è come fare la centralinsta in un call-centre...
part-time... meglio di niente
risolvere faccende della gente
che chiama e poi ti offende.
Chi somiglia a quest'Italia
confinata dall'impero?
Sembra un porta borse inutile che bussa a ogni mistero,
ma nessuno gli risponde...
d'altronde sarebbe come infilare un paio di bermuda ad un bisonte.

Mi hanno fatto un bel contratto cocopro,
anche se cosa vuol dire non lo so,
so solo che io da domani un posto di lavoro avrò,
con uno misero stipendio a fine mese io arriverò.

Laureata precaria,
con lo zaino pieno di progetti un po campati in aria,
forse era una vita meno amara,
quando eri studentessa universitaria.

Laureata precaria,
che rispecchi fedelmente questa deprimente Italia,
sogni una carriera straordinaria
ora prendi 400 euro al mese come segretaria.


L’Italia è una Repubblica fondata sullo Stage
Corsi di formazione, Master e New Age
I licenziamenti sono all’ordine del giorno
Avere un posto fisso è come fare Terno al Lotto…

mercoledì 5 marzo 2008

branchie


ieri sera ho ripreso in mano un libro che avevo abbandonato al primo capitolo un bel po'di tempo fa, perché mi era apparso assolutamente assurdo...ebbene,ieri sera l'ho letto tutto d'un fiato...il libro in questione è branchie di niccolò ammaniti...tanti aggettivi starebbero bene a questa pulp story:folle,visionario,assurdo senza dubbio...pensate che era la tesi di niccolò ammaniti che poi,per un tumore maligno,diventa un libro...mentre leggi hai l'impressione che lo scrittore si stia prendendo gioco di te...situazioni al limite della normalità...la fantascienza si alterna ai film splatter di tarantino,scene che sembrano essere quelle di un sogno e hai la sensazione che prima o poi il protagonista si svegli e riprenda la sua vita normale e ti dica:"scemo,ci hai pure creduto?"...ma il protagonista,Marco Donati,non si sveglia mai...e alla fine tu a quell'assurdo ti ci appassioni,ritieni normale persino che si possa volare su degli aereoplanini di carta...e che Marco possa guarire dal suo tumore cambiando i suoi polmoni malati con delle branchie...
ritenere normali situazioni impossibili nella realtà...è la stessa sensazione che ho provato guardando big fish di tim burton...prendersi poco sul serio e accettare il paradossale...ecco il modo migliore per approcciarsi a entrambi...